B R E V E    D E S C R I Z I O N E    D E L    P R O G E T T O    D I    I M P R E S A    S O C I A L E

Il 10 aprile 2013 è stata iscritta a Registro di commercio la Fondazione La Quercia voluta dai soci della disciolta associazione Casa per anziani Blenio sin dalla conclusione degli ultimi importanti interventi di ristrutturazione. Il cambiamento, dettato dalla duplice esigenza di consolidare nel tempo la destinazione delle strutture di assistenza realizzate al servizio degli anziani e di creare le premesse per la promozione di altre attività e la realizzazione di altri progetti a carattere sociale ha subito indotto il Consiglio di Fondazione a sviluppare riflessioni ed a porre l’attenzione sull’albergo Olivone & Posta, nota struttura vallerana confrontata ad una serie di difficoltà. La mancanza di prospettive di avvicendamento generazionale così come di ripresa da parte di privati, una perdurante crisi strutturale del turismo tradizionale (accentuata dalla crescente offerta di rustici in locazione temporanea) come pure la mancata concretizzazione di importanti progetti dì respiro regionale stanno intatti per segnarne l’inesorabile chiusura.

La fondazione La Quercia si è così fatta promotrice della costituzione della società Cooperativa Albergo Olivone & Posta iscritta a Registro di commercio il 6 marzo 2015 allo scopo di “acquisire, mantenere e gestire nell’ottica della conduzione di una azienda sociale una struttura alberghiera e di ristorazione nell’alta valle di Blenio, in particolare l’albergo Olivone & Posta, mantenere e creare posti di lavoro e di formazione a favore dei soci nel contesto dello sviluppo socioeconomico della valle; promuovere l’integrazione professionale di persone escluse dal mondo del lavoro con potenzialità lavorative e professionali residue; promuovere e sostenere la formazione di operatori ed apprendisti”.

Alla costituzione della società si è giunti dopo avere registrato la disponibilità del creditore ipotecario a consentire la vendita dell’immobile ad un prezzo sensibilmente inferiore al totale dei debiti ipotecari. Le trattative con i vari attori interessati sono via via state approfondite ed affinate sulla scorta delle analisi effettuate da Domenico Saladino titolare della Saladino progetti ambientali, Trin/GR su incarico della Fondazione La Quercia con il sostegno dell’Ente regionale di sviluppo. Per il momento basti sottolineare come il suo obiettivo prioritario non consista nel conseguire utili da distribuire bensì quello nel contribuire attraverso una equilibrata gestione ed una offerta di attività di pubblica utilità a rispondere a fenomeni di emarginazione e di povertà presenti sul territorio.

Gli interessi regionali non ci sembrano da dimostrare. La chiusura definitiva di una altra struttura alberghiera rappresenterebbe un ulteriore duro colpo per l’immagine e la credibilità dell’intera Valle di Blenio. L’indirizzo sociale della nuova gestione si prefigge di mantenere l’attuale offerta di ristorazione e pernottamento a Olivone ed attraverso una gestione in chiave sociale di offrire opportunità di formazione, impiego ed integrazione a persone altrimenti destinate a rimanere ai margini della realtà economica e sociale. Un primo tangibile risultato sarebbe intanto quello di preservare gli attuali 5/6 posti di lavoro nell’alta valle. Difficilmente la chiusura definitiva dell’albergo potrà essere evitata nel caso in cui il progetto non venisse realizzato. Così come arduo risulta ipotizzare un suo rilancio dopo un prolungato periodo di chiusura. A perderci sarebbe finalmente l’intera Valle di Blenio già confrontata ad una serie di preoccupanti segnali.

Il consiglio di fondazione della Quercia non è attualmente in grado di stanziare significativi contributi; ad Acquarossa si stanno in effetti concludendo importanti interventi di ristrutturazione dell’intero corpo servizi così come di creazione di nuovi spazi terapeutici destinati agli ospiti. Sappiamo inoltre come sia difficile far partire una campagna di finanziamento sulla scorta di sole idee e progetti. Altra cosa presentare al pubblico una opera realizzata con il fattivo contributo delle istituzioni locali.

Ci siamo indirizzati ai Comuni bleniesi i quali hanno accolto molto positivamente il progetto;   i rispettivi legislativi hanno stanziato contributi a fondo perso per un importo complessivo di fr. 350’000 permettendo così alla Cooperativa di disporre della necessaria quota di capitale proprio così come di una base di liquidità iniziale.

La struttura è stata quindi acquistata dalla Cooperativa il mese di aprile 2018 e la continuità operativa è stata assicurata dalla precedente gerenza con la nostra stretta collaborazione fino alla fine di ottobre 2018.

Durante questi sei mesi abbiamo raccolto e via via analizzato dati che verranno integrati nello studio di rilancio condotto in collaborazione con lo Studio Saladino di Trin (GR) e sotto la supervisione dell’Hospitality Manager, figura professionale messaci a disposizione dall’autorità cantonale. Questo studio dovrà indicarci quale potrebbe essere un nuovo posizionamento della struttura, come anche allacciare relazioni con gli altri attori del territorio e del settore ritenute fondamentali per poter auspicarne un rilancio.

Si continua la ricerca di persone interessante a rilevare le redini del progetto, così che gli attuali amministratori della Cooperativa possano lasciare il posto ad un nuovo gremio operativo all’interno del quale la Fondazione promotrice manterrà un proprio rappresentante in modo da garantire ogni migliore coordinamento. Fra le possibili sinergie menzioniamo la possibilità di procedere in comune agli acquisti di materiale di consumo ed alimenti, la rotazione di personale di servizio, la messa a disposizione di servizi di manutenzione e contabilità, l’organizzazione di soggiorni temporanei di anziani autosufficienti, ecc.

La storia dell’albergo

La costruzione dell’albergo posta ad Olivone risale ormai al lontano 1879 per mano dei fratelli Bolla. Al termine della prima guerra mondiale, la famiglia Bolla decise di cedere l’attività che passò in mano a diverse famiglie della regione prima di essere acquistata dagli attuali proprietari, la famiglia Genucchi-D’Andrea. L’albergo, che rimane pressoché invariato dalla struttura originale, è stato per anni da un lato punto di ritrovo per gli abitanti della valle e dall’altro luogo di sosta per i pernottatori della regione. Da alcuni anni a questa parte, anche a causa delle dinamiche in atto nella regione, l’Albergo Posta sembra aver perso parte della sua attività. Da qui l’idea di rilanciare questa struttura sotto una nuova veste, quella dell’impresa sociale.

Gli scopi della Coooperativa

Lo scopo dei promotori è quello di insediare un’impresa sociale presso quello che oggi viene chiamato Albergo Posta di Olivone assicurando continuità (oggi non scontata) ad una struttura alberghiera e di ristorazione anche in funzione dello sviluppo di alcuni progetti in atto quale per esempio il Centro Nordico di Campra.

In questo caso gli scopi sociali sarebbero quelli di inserimento di persone disabili o di disoccupati di lungo periodo in un’attività professionale. Non meno importante è lo scopo dei promotori di mantenere posti di lavoro in una realtà di montagna come la Valle di Blenio, che oggi affronta un progressivo spopolamento e una delocalizzazione dell’attività economiche verso il centro del Cantone Ticino.

Gli scopi imprenditoriali dei promotori, in questo caso, sarebbero quelli di gestire in modo economicamente autonomo ed efficiente l’albergo e il ristorante, fornendo un servizio di buona qualità e a prezzi concorrenziali alla clientela.

I Promotori

Il Consiglio di Fondazione (CdF) e la direzione della Quercia avvalendosi della lunga esperienza e conoscenza del tessuto sociale della Valle e della Regione in genere, interpretando la missione affidata dallo statuto al paragrafo d (promuovere e sostenere finanziariamente in modo autonomo o in collaborazione con enti pubblici o privati, importanti attività e/o progetti culturali, sociali e/o ricreativi che producono occasioni di crescita sociale ed economica a vantaggio sia della Fondazione che della comunità della Valle di Blenio) si sono fatti carico del sempre più spinoso problema dell’inserimento professionale di persone che, seppur con ancora buone capacità lavorative, per vari motivi, non riescono più ad inserirsi nel mondo del lavoro (disoccupati di lunga durata, disabili al beneficio dell’AI con leggeri impedimenti). Dall’idea di creare un’impresa sociale si è passati ad un gruppo di lavoro informale per studiare la fattibilità del progetto.

Ambiti di attività

In primo luogo si intente continuare ad offrire un servizio di ristorazione alla popolazione locale con:

  • proposte culinarie gastronomiche (a tema);
  • offerte per aziende;
  • feste di famiglia (matrimoni, ecc…).

Inoltre:

  • sviluppare una competenza nel settore della gastronomia con prodotti da asporto;
  • sviluppare un’organizzazione di catering; sempre più feste e matrimoni si svolgono in luoghi particolari e non più al ristorante. In Valle di Blenio non esiste questo servizio;
  • offrire pacchetti seminariali completi;
  • incentivare riunioni e assemblee di società usufruendo anche dell’adiacente sala patriziale;
  • offrire pacchetti a società sportive per soggiorni di allenamento e di svago;
  • avere particolare attenzione alle famiglie.

Sinergie con La Quercia

Un rappresentante della Quercia rimarrebbe membro del Consiglio di Amministrazione (CdA) per garantire le seguenti competenze in collaborazione con il responsabile della struttura:

  • Assunzione del personale

Gestione del personale: organizzazione dei turni, implementazione di una filosofia di lavoro, gestione di situazioni particolari o eventuali conflitti, gestione di malattie o assenze, valutazioni regolari del personale.

  • Acquisti

Tutti gli acquisti, i contratti assicurativi, servizi di manutenzione, ecc… potrebbero essere alle condizioni in vigore alla Quercia.

  • Amministrazione

Tutto quanto concerne l’amministrazione potrebbe essere gestito in collaborazione con La Quercia: contabilità, stipendi, controllo del personale, ecc…

  • Scambi del personale

La Quercia e la cooperativa si potrebbero scambiare il personale:

  • in momenti di particolare bisogno all’Albergo La Quercia fornirà dei supporti di personale qualificato;
  • nei momenti di bassa attività, La Quercia potrebbe riassorbire parte del personale presso i suoi servizi alberghieri.

Verrebbero stabilite modalità di fatturazione reciproca.

  • Inoltre

Il coordinamento e la supervisione nei processi formativi del personale e degli apprendisti verrebbero garantiti dalla Quercia stessa.